Si scomodò addirittura La Bohème per dare il nome a questo ristorante.
Lei, Teresa, bella come un fiore e giovane ostessa, s’innamorò di Guido, attore d’avanspettacolo, artista e giocatore squattrinato.
Conducevano una vita “gaia e di stenti” per l’entusiasmo della giovinezza e per la povertà. Gli amici e i clienti li paragonarono per il loro modo di affrontare la vita ai due protagonisti dell’opera pucciniana, Rodolfo e Mimì la bella fioraia. E fu così che nel 1943 il bar osteria di via Marconi 2 divenne all’insegna……Ristorante La Fioraia.
Di stagione in stagione, secondo quanto la natura offre, desidera dedicarvi questi sapori della nostra terra... " le suggestioni alla carta" • il menu degustazione • cene a tema